CASA MODERNA SINCE 1953: itinerario espositivo tratto dalla mostra “Italia Cinquanta -Moda e design – nascita di uno stile”

TRA GLI EVENTI DEL 70°

“Casa Moderna, since 1953:  itinerario espositivo tratto da una sintesi della Mostra, realizzata da ERPAC FVG nel Museo di Gorizia-Palazzo Attems,  ITALIA CINQUANTA – Moda e design – Nascita di uno stile”  – Padiglione 8

“Il mito dell’Italian Style prese corpo 70 anni fa, negli anni ’50, quando l’Italia, reduce dalle ferite della guerra, scelse di aggredire il futuro. Presto sarebbe arrivato il cosiddetto “Miracolo italiano”, con le sue grandezze e fragilità, ma quel mito non si è mai offuscato, qualificandosi progressivamente sino ad imporsi come il plus del nostro Paese nei settori più diversi”.

Arrivano dalla grande e raffinata esposizione “Italia Cinquanta. Moda e design. Nascita di uno stile” (curata da Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin per la mostra conclusasi a fine agosto a Gorizia) alcuni degli oggetti che il visitatore di CASA MODERNA può ammirare al padiglione 8 ripercorrendo quel momento storico alla luce di due specifiche componenti: la moda e il design, comprendendo in quest’ultimo anche la tradizione delle arti applicate, punto di forza della produzione italiana, più artigianale in epoche passate. Gli anni Cinquanta segnano un periodo di rinascita economica e culturale, di grande fecondità sia dal punto di vista industriale che artistico e artigianale, momento aurorale del design italiano che sarebbe divenuto celebre come “Made in Italy”. Tra gli oggetti esposti a CASA MODERNA spiccano la mitica Borsa Bamboo firmata Gucci e la gloriosa Lancia Aurelia del 1957.

 

Gli oggetti esposti in Fiera:

 

 

 

 

 

 

 

 

Gucci, Borsa da giorno Bamboo bag, prima serie 1947-1957, pelle e bambù  (foto Roberta Orio)

Collezione privata

 

Piaggio – Vespa 125, 1957

Collezione Fabio Mazzolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pininfarina, Lancia Aurelia B20, 1957

Collezione Livon

 

Gastone Rinaldi, Poltrona girevole mod. DU 55G, 1955, RIMA-Padova, struttura in metallo, imbottita e rivestita in tessuto.

Udine, collezione privata / © Roberto Pastrovicchio.

 

 

Max Ingrand, Tavolino, 1955, Fontana Arte-Milano, legno e vetro con bordo molato.

Udine, collezione privata / © Enrico Fiorese, courtesy Le Stanze di vetro.

 

 

Gio Ponti, Cassettoncino pensile, 1954, Dassi-Lissone, struttura in acero con unico supporto centrale in ottone.

Napoli, Hotel Royal Continental – Gio Ponti Floor.

 

 

Gio Ponti, Sedia Superleggera, 1957, Cassina – Meda (MI), legno laccato rosso e paglia sintetica, Brescia,

Luciano Colantonio  / © Brescia, Fotostudio Rapuzzi.

 

 

Franco Albini, Poltroncina Luisa, 1950-1955, Poggi – Pavia, legno di noce, compensato, imbottitura in gommapiuma e panno di lana.

Milano, Compasso Design Gallery / Emanuele Zamponi © Compasso Gallery 2023

 

 

Marcello Nizzoli, Giuseppe Beccio, Macchina da scrivere Lettera 22, 1950, Olivetti – Ivrea, gomma, materiali polimerici, metallo.

Roma, collezione privata.

 

 

Gino Valle, orologio da tavolo/muro Cifra 5, 1956, Solari-Udine, metallo e materiali polimerici.

Collezione privata Giacomo Nardini.

 

 

Marcello Nizzoli, Emilio Cerri, Macchina da cucire Mirella, 1957, Vittorio Necchi – Pavia, materiali polimerici e metallo.

Roma, collezione privata.

 

 

Angelo Lelii, Lampada da terra Triennale mod. 12128s, 1951 circa, Arredoluce-Monza, ghisa, ottone e alluminio verniciato.

FragileMilano, Arredoluce Archives Milano / © Giandomenico Frassi.

 

 

Piero Fornasetti, Profumi, balsami e ricette di bellezza, 1952 disegno, 1989 edizione Avigdor – Torino, cotone stampato a mano.

Torino, Pinuccia Magnesi / © Courtesy Fornasetti.

 

 

Raymond Pierre Guillaume Savignac, Cinzano Soda. Aperitivo gradevolmente amaro, 1950 circa, bozzetto pubblicitario a tempera su cartoncino.

Roma-Londra, Galleria del Laocoonte.

 

 

Piero Fornasetti, Portaombrelli Levriero Afgano, anni’50, Fornasetti-Milano, litografia trasferita su metallo e dipinta a mano.

Collezione privata Claudio Beltrame.