Tendenze 2020: le piastrelle in cucina

 

Niente mezze misure per le piastrelle nella cucina 2020. Ampio risalto al mosaico, anche a esagoni, perfetto per la porzione di parete compresa tra fornelli e pensili (il backsplash, che per noi è il paraspruzzi). Questo schienale della zona lavaggio e cottura di una cucina aperta sulla zona giorno non è più solo un elemento tecnico, ma contribuisce all’arredo della stanza ed è quindi consigliabile rivestirlo con lo stesso colore e lo stesso effetto materico scelti per il rivestimento e il pavimento dell’open space. Chi pensa alle piastrelle come a un rivestimento specifico per un ambiente tecnico, può invece scoprire le valenze decorative di ceramiche capaci di creare un grande effetto scenico, adatto per l’intera zona giorno, e non solo.

Largo alle maxi lastre lunghe fino a 3 metri, da tagliare su misura per piani di lavoro super igienici e pavimenti senza fughe visibili. L’giene è un fattore sempre più determinante, specie in cucina e ancor di più in questo periodo post pandemia. Il gres porcellanato è di facile manutenzione ed è poco poroso. Alcune aziende forniscono lastre con trattamenti antibatterici aggiuntivi, utili soprattutto per i pavimenti e quando in casa ci sono bambini. Biossido di titanio e ioni d’argento sono tra gli ‘ingredienti scudo’ contro i batteri e vengono integrati in modo permanente nel prodotto durante la produzione per offrire una prevenzione a lungo termine contro la crescita batterica.

 

 

I maxi pannelli di gres porcellanato vengono così impiegati indifferentemente per i top, per ante prive di maniglia e per il pavimento. La parola chiave quanto a tonalità è blend, soluzione giocata su tenui cromatismi mixati tra loro e con una spiccata predilezione per l’effetto materico e per le superfici opache.
Piastrelle ad effetto artigianale mostrano passaggi di gradazione cromatica morbidi e volutamente imperfetti, che crea pareti dalla forte vibrazione.

 

 

Piastrelle sul pavimento della cucina: la possibilità di giocare con molteplici formati in una stessa serie ceramica facilita la creazione di tappeti decorativi, ad esempio con le cementine, utilizzate come ottimo collegamento tra la zona operativa della cucina e il living.

Il mosaico è un rivestimento sartoriale, fornito in vari formati per facilitare il lavoro dell’applicatore che può così vestire di tessere musive o di ceramica anche superfici irregolari, pareti curve e colonne.
Alla disposizione della parete musiva concorrono sia il formato che il colore delle tessere in vetro, ma anche il tono e il ritmo dato dalle fughe tra un elemento e l’altro.

Il rivestimento strutturato, d’altra parte, è una delle soluzioni di tendenza per il 2020. Oltre al ritorno del mosaico, gli altri trend sono il metallizzato, le superfici iridescenti, la rivisitazione delle cementine e dei modelli delle maioliche.