Bonus Casa: Mobili ed Elettrodomestici
Pubblicato il 4 Luglio 2019
I lavori di ristrutturazione agevolati e iniziati non prima del 2018, consentono di “agganciare” i bonus mobili ed elettrodomestici riconfermati dalla nuova legge di bilancio fino al 31 dicembre 2019: la detrazione del 50% si applica sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici efficienti destinati all’immobile ristrutturato.
L’agevolazione si calcola su una spesa massima di 10.000 Euro, riferita a ciascun intervento edilizio (autonomo) e dunque eventualmente “rinnovabile”, se è stata già esaurita in passato e quest’anno si procede a ulteriori lavori sull’abitazione. “Lavori che – come precisa l’Agenzia delle Entrate – devono essere almeno di manutenzione straordinaria: non valgono, cioè, le piccole opere come l’installazione di grate alle finestre”.
Hanno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici i contribuenti che sono assoggettati all’Irpef o Ires e specificatamente:
- proprietari immobili
- usufruttuari
- nuda proprietà
- chi è in affitto
- comodato d’uso
- soci cooperative
- imprenditori individuali purché l’immobile non sia ad uso strumentale
- società semplici, in nome collettivo, in accomandata semplice e soggetti equiparati, imprese famigliari, sempre che l’immobile non si ad uso strumentale
Il bonus spetta anche al coniuge, ai parenti entro il 3° grado e gli affini entro il 2° grado qualora conviventi con il proprietario o chi chi possiede il diritto sull’immobile oggetto della detrazione. Nel caso di contratto preliminare, il bonus spetta anche se i lavori sono eseguiti a proprio carico o se è stato registrato il compromesso.
Ma quali spese e beni rientrano in questa agevolazione?
Mobili nuovi come ad esempio letti, divani, poltrone, materassi, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, credenze e apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (per i forni basta la classe A) e pompe di calore, apparecchiature con etichetta energetica come ad esempio frigorifero, congelatore, lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, radiatori e ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento…
Restano escluse dal bonus spese per porte, pavimentazioni tipo parquet, tende, tendaggi e altri complementi d’arredo.
Sono inoltre detraibili le spese di trasporto e montaggio di mobili, arredi e grandi elettrodomestici purché il contribuente effettui il relativo pagamento con una delle modalità elencate dalle legge:
- bonifico parlante (documento che attesta il pagamento di interventi di ristrutturazione, risparmio energetico, di acquisto mobili, arredi e grandi elettrodomestici e delle spese per prestazioni professionali ad essi collegati)
- bonifico semplice
- carte di debito e credito
- finanziamento a rate
Non è quindi possibile pagare la spesa con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Per il bonus ristrutturazione ed ecobonus il pagamento per le spese dei lavori possono essere effettuati solo con bonifico parlante.